Impressioni


Impressioni

In un blog come questo, pensato come uno spazio di confronto sull’editing e sul rapporto tra autore e editor, non può mancare la lettura. È l’aspetto basilare del mio lavoro con gli autori e mi sembra imprescindibile, per chi vuole capire chi è l’editor, fare delle riflessioni a voce alta sui libri che leggo. Non tutti, per l’amor del cielo, ma quelli che mi lasciano un segno che io possa avere sempre sott’occhio e ricordarmi del suo perché, come una cicatrice, ma in un senso positivo.

Da quando ho iniziato a focalizzare la mia attenzione sulla narrativa italiana contemporanea ho scoperto autori di talento al loro esordio, che mi hanno offerto moltissimi spunti di riflessione. Mi sono resa conto che le opere di qualità, almeno secondo il mio standard, non necessariamente sono pubblicate da grandi case editrici. Spesso sono le piccole realtà editoriali con un certo spirito pionieristico a dimostrare grande cura nel selezionare i manoscritti. Ho letto veri e propri gioielli, pubblicati da piccole e medie case editrici indipendenti, poco conosciute, opere speciali di autori speciali che sono persone speciali nella realtà. Credo sia doveroso tributare alla loro fatica uno spazio in cui collocare le mie impressioni di lettura. Oltre alle pubblicazioni di autori che si affacciano per la prima volta al mondo editoriale o a un genere nuovo, considero esordi anche le opere di autori già affermati che rappresentano una novità per me come lettrice oppure cambi di passo e di prospettiva evidenti. In ogni caso si tratta a tutti gli effetti di una prima impressione, l’unica occasione per far buona impressione, per dirla con O. Wilde.

In questa sezione sono perfettamente allineata con il pensiero di Elena Rui, lo condivido proprio per la valenza fondante che dà all’impressione nella scrittura quando dice: «è importante prendersi il lusso di non fare niente… e allora le idee vengono a te. Ma, perché vengano, bisogna restare immobili, osservare, avere delle impressioni…» (da E. Rui, Affetti non desiderati). Le impressioni risvegliano idee sopite, generano idee nuove. Per questo leggo: per avere impressioni. E voi? Perché leggete?

#1 Un posto difficile da raggiungere di Gianluigi Bodi

#2 Amico mio di Gianmarco Perale

#3 I ragazzi di sessant'anni di Romolo Bugaro

#4 La notte del santo di Remo Bassini

#5 Non si uccide di martedì di Andrea Molesini

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