Trent'anni

Quando posso partecipo agli eventi letterari. Ma finora non mi era mai capitata una situazione di questo tipo. Venerdì scorso alla Libreria Zabarella una cristallina Claudia Lanteri è andata a ruota libera sul suo romanzo d’esordio, contagiando tutti con la sua commozione. È stato quasi un battesimo – il romanzo è uscito il 16 aprile – con due madrine d’eccezione, Emanuela Canepa e Claudia Grendene, docenti della Bottega di narrazione (la scuola di scrittura diretta da Giulio Mozzi e Giorgia Tribuiani) che ha curato il progetto. L’isola e il tempo è definito «un giallo letterario fuori da ogni canone», tanto che a buon diritto è entrato nella collana Unici di Einaudi per gli esordienti, diretta da Dalia Oggero, editor del testo, presente a elogiare il talento di Lanteri. Ebbene, la mia riflessione parte proprio da un’affermazione di Oggero. L’ho letta, poi, anche nel suo profilo social, ma la voce non mente. L’emozione era tangibile quando ha rimarcato la potenza della storia ...